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Perchè Fotografare in Raw : 6 Buoni Motivi

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Chi non è molto esperto di fotografia probabilmente non conosce perfettamente i vantaggi delle immagini scattate in formato RAW e apparentemente vede questo sistema come un modo buono unicamente per occupare più spazio all’interno della scheda di memoria della fotocamera digitale.

Se questo è comunque il grande svantaggio di questo genere di file (non certo l’unico ma comunque il principale), ci sono almeno 6 vantaggi che pendono a favore dell’estensione RAW e che potrebbero quindi farti cambiare idea.

Ecco 6 motivi che spiegano perchè fotografare in RAW.


1) Migliore qualità della foto

E’ risaputo che costruire qualsiasi cosa avendo a disposizione più strumenti e più informazioni è il miglior modo per avere un risultato qualitativamente di rilievo.

Il formato RAW salva e utilizza tutte le informazioni che giungono al sensore della fotocamera, senza perderne nemmeno una e genera l’immagine fotografica.

Più dettagli nei colori, nei contrasti, nelle sfumature, nella nitidezza, nell’esposizione.

Nessun processo artificioso, ma una fotografia generale più bella, nei suoi pregi e nei suoi difetti che starà a te, poi, lavorare al computer qualora lo vorrai.

Anche il dettaglio immagine migliora e puoi trovare il modo di ottimizzare il tutto in maniera quasi maniacale, sfruttando tutte le potenzialità del software di editing fotografico.

Le operazioni più facilmente ottenibili in post produzione partendo da uno scatto RAW sono le seguenti: miglioramento del bianco, riduzione del rumore (o addirittura totale eliminazione in certi casi), ottimizzazione luminosità e contrasti, correzione dell’esposizione.


2) Maggiore luminosità

La prima cosa che colpisce il sensore, prima di scattare una foto, è la luce che filtra attraverso l’obiettivo della fotocamera.

L’immagine catturata viene elaborata in modo digitale e quindi impressa in un file passando per diversi livelli di luminosità, in modo da dare risalto alle aree chiare e scure della foto.

Tutti i vari passaggi che vanno a comporre l’immagine interessano luminosità diverse e sulla base di queste si otterranno le varie sfumature.

Più livelli di luminosità avrai a disposizione, migliori saranno le transazioni dei colori.

In pratica, colorare un disegno avendo a disposizione 100 pastelli di colori diversi sarà certo meglio che colorare lo stesso disegno con soli 20 pastelli, non credi?

Un file RAW può arrivare fino a 16.388 livelli di luminosità, mentre un JPEG non supera i 256 livelli. La differenza è abissale.


3) Recupero ombre e riduzione zone bruciate

Quando il contrasto di uno scenario è forte, l’immagine che otterrai sarà composta da alcune aree molto luminose (quasi bianche o bruciate, come si dice in gergo) e altre troppo scure.

In post produzione hai modo di recuperare le ombre schiarendo le zone buie e ridurre i bianchi attenuando l’eccessiva luce.

Ci sono editor apposta per fare questo, come Photoshop, Lightroom o simili.

Questo lavoro ti richiede tempo, ma se il tuo file originale è in formato RAW tutto sarà più semplice e preciso.

Otterrai un bel lavoro, quanto più naturale possibile, mostrando come risultato uno scatto quasi perfetto dal punto di vista della luminosità.

Questo sarà possibile proprio per quanto spiegato poco sopra: avendo a disposizione più livelli di luminosità sarà più semplice ottenere un migliore impatto nei passaggi di luce tra aree chiare e aree scure.


4) Bilanciamento del bianco

Fotografare soggetto in movimento
Foto con soggetto in movimento

Il bilanciamento del bianco è importante perché in una determinata condizione di luce, si dice alla fotocamera che “quel determinato colore” è bianco.

Da qui vengono poi determinate tutte le altre sfumature cromatiche.

Può capitare, soprattutto ai neofiti o principianti, di sbagliare il bilanciamento del bianco in fase di scatto.

Ebbene, se hai una immagine RAW potrai recuperare l’esatto equilibrio anche successivamente, a immagine acquisita, proprio come se avessi fatto tutto correttamente al momento del click.

Questo è un grande vantaggio perché con condizione di luce variabile i bianchi non sempre escono corretti e l’intera immagine ne risente, falsando i colori.

Pensa, ad esempio, ad una sessione fotografica in montagna, dove il sole va e viene dietro le cime dei monti o si nasconde in continuazione dietro alle nuvole: le tue fotografie potrebbero non essere perfette poiché tutte le volte dovresti ricalibrare il sistema di bilanciamento del bianco a causa dei continui mutamenti di luce.

Scattando con impostazione foto RAW puoi invece lasciare un bilanciamento automatico e ottimizzare successivamente al computer in base alle tue esigenze o alla luce che era presente al momento dello scatto. Il tutto senza perderci troppo tempo.

Vuoi conoscere il motivo?

Ecco una risposta semplificata :

La fotocamera registra i colori primari RGB (Rosso, Giallo, Blu) e li miscela tra loro per ottenere tutte le altre tinte.

Con il formato RAW, le informazioni presenti nei dati della foto riguardano singolarmente le tre cromie, dandoti modo di agire sulle percentuali successivamente.

A differenza, la foto JPEG viene già fornita miscelata nei colori senza più alcuna possibilità di intervenire sul bilanciamento del bianco.

Un classico esempio aiuta a comprendere meglio. Lo sapevi che lo sport più difficile da fotografare è l’hockey su ghiaccio?

Le difficoltà sono principalmente due: una riguarda la velocità con sui si svolgono le azioni (il rischio foto mossa è all’ordine del giorno), l’altra riguarda proprio il bilanciamento del bianco.

Le luci artificiali che illuminano la pista ghiacciata, rendono il ghiaccio fotografato tendente alla colorazione rosa oppure giallognola. La causa è un errato bilanciamento del bianco.

Nel caso in cui il fotografo si dimenticasse di settare il parametro del bianco, scattando in RAW può recuperare al computer la corretta impostazione, facendo tornare il ghiaccio del suo colore originale, ovvero bianco.

Sempre in questo contesto, in caso di foto leggermente mossa o non a fuoco, con il file RAW è possibile recuperare leggermente e migliorare le nitidezza dell’immagine.


5) Archivio

Un pregio del file RAW è che non può essere sovrascritto.

Ciò vuol dire che se operi in post produzione con un file di tipo RAW, le modifiche che hai effettuato non potrai sovrascriverle al file originale, ma dovrai salvare il tuo lavoro con un nome diverso.

In questo caso avrai sempre a disposizione la fotografia originaria per poter compiere ulteriori elaborazioni, oppure per archivio.

Il consiglio che ti diamo è quello di salvare tutti i tuoi file RAW in un luogo diverso dal computer, ad esempio un hard disk esterno, in modo che se dovesse accadere qualcosa avrai sempre pronto il “backup” formato dalle immagini sorgente.


6) Creatività

Una immagine RAW ti offre maggiori margini creativi.

Se sei un bravo fotografo la tua creatività verrà premiata dando valore alle inquadrature e alla scena.

Questo perché una foto RAW riesce meglio a valorizzare colori, contrasti e sfumature.

Inoltre potrai riprendere successivamente l’immagine ottenuta ed elaborarla sotto diversi aspetti.

Se intendi unire foto, fare collage, trasformare scenari, ecco che il RAW ti lascia aperte tutte le porte possibili, dando più versatilità alla tua creatività.


FAQ Domande Frequenti :


Quando utilizzare il formato RAW?

Fotografare con scarsa luminosità
Foto Notturna con scarsa luminosità

Ci sono situazioni in cui è quasi obbligatorio utilizzare il RAW, mentre in altre potresti anche farne a meno. Esistono poi degli scenari e dei contesti in cui sarai tu a dover scegliere la soluzione più conveniente e logica.

  • RAW SI: Se devi scattare foto “importanti” in condizioni difficili, magari con scarsa luminosità, oppure se vuoi ottenere un prodotto “ufficiale”, come ad esempio foto per cataloghi, manifesti, stampe, specialmente in grande formato. Il RAW è utile quando pensi di poter elaborare la fotografia successivamente, dando effetti, fotomontaggi o grafiche particolari. Consigliato anche nelle foto notturne con lunghi tempi di esposizione. Se devi lavorare in post produzione per aggiustare l’immagine, il RAW è d’obbligo.
  • RAW NO: Se devi fotografare tuo figlio in spiaggia mentre gioca, se hai la possibilità di scattare una foto turistica con lo smartphone oppure se vuoi immortalare la tua grigliata o l’auto di un amico, il RAW è sprecato. Così come non è conveniente utilizzarlo per le fotografie che andranno poi caricate sui social network.
  • RAW FORSE: La scelta, in questo caso è solo tua. Ci sono situazioni in cui il formato RAW può essere utile, ma al tempo stesso potrebbe esserti d’intralcio. Una classica situazione riguarda la raffica. Per riprendere soggetti in movimento puoi ricorrere allo scatto in sequenza, ma il formato RAW rallenta i tempi, riducendo il numero di foto per secondo. Potresti perderti dei particolari. Vero però che se hai una raffica massima di 9 scatti, in formato RAW potresti averne 6 e su queste immagini dovrai poi lavorare per unirle in post produzione al fine di ottenere una fotografia di qualità. Per svolgere questa operazione il RAW è imprescindibile.

Un simile ragionamento vale per alcuni scatti turistici: se sei arrivato dopo una lunga camminata in vetta ad un monte e già immagini il panorama come sfondo del tuo desktop e perché no, come un bel quadro, allora perdi qualche secondo e imposta lo scatto RAW.

Tale formato ti può salvare anche quando sei di fretta: scegli tu se impostare di default il RAW dato che non hai molto tempo da dedicare alla preparazione della scena e dei parametri e già sai che dovrai lavorare le immagini successivamente.

Molte fotocamere reflex hanno il RAW già impostato, altri tipi di macchine invece richiedono l’impostazione dal menù.

Quali sono gli svantaggi del RAW?

Come tutte le cose anche il formato RAW ha degli svantaggi, numericamente minori rispetto ai vantaggi.

Gli aspetti positivi del RAW sovrastano di gran lunga quelli negativi, che appaiono più blandi e bypassabili.

  • MEMORIA: la memoria si riempie prima perchè i file RAW occupano più spazio poichè sono più grandi da gestire a causa dell’elevato numero di informazioni che contengono.
  • TEMPO: la fotocamera ci impiega più tempo a salvare una foto in RAW. Ciò significa che in una sequenza a raffica, qualche foto si perde e la macchina appare pronta in meno tempo. Tutto viene leggermente rallentato. Se scatti saltuariamente il problema non interessa, ma se devi cogliere l’attimo potresti perderlo.
  • TRASFERIMENTO FILE: se devi passare i file da una scheda al computer oppure se vuoi caricare su internet un’immagine RAW, preparati a lunghe attese. Se è una sola foto, poco male, ma se hai un’intera cartella i tempi potrebbero allungarsi di molto rispetto alle stesse foto in JPEG.
  • LETTURA FILE: se pensi di prendere una immagine RAW, spostarla sul computer e aprirla per vedere il tuo capolavoro fotografico, rimarrai deluso. Questo perchè l’apertura del file RAW richiede obbligatoriamente un programma di editor fotografico capace di leggere l’estensione del file oppure un convertitore di formato, ma in questo caso vedresti poi il corrispondente file JPEG.

Cos’è il formato RAW?

Il formato RAW è un tipo di file che fino a qualche tempo fa era tipico solamente delle fotocamere reflex, ma ora si è diffuso anche su altri dispositivi come mirrorless, alcune bridge e raramente su compatte di fascia altissima, ma talvolta è presente pure sui migliori smartphone, almeno su quelli che hanno un eccellente comparto fotografico.

RAW significa grezzo, crudo. Ciò vuol dire che il sensore cattura l’immagine cosi come la percepisce, in modo naturale, cruda, grezza, per poi renderla disponibile ad essere lavorata.

Rispetto ad un file JPEG, l’immagine RAW non presenta alcuna compressione dei dati.

La particolarità di questa estensione riguarda la quantità di informazioni che l’immagine contiene ed è proprio per questo che un file RAW occupa più memoria rispetto ad un file JPEG, PNG o di altro tipo.

Sei esperto di musica? Hai presente la differenza tra un cd audio e lo stesso album in formato MP3?

Il secondo è più leggero perché “taglia” delle informazioni che l’orecchio umano non sempre coglie. Allo stesso modo avviene in fotografia. Il formato RAW equivale alla qualità del CD audio originale, mentre il JPEG corrisponde allo stesso disco ma in MP3.

Perchè conviene scattare in RAW?

Nella fotografia conviene operare in RAW quando il fotografo ricerca la qualità massima dello scatto sapendo di dover poi lavorare sull’immagine attraverso un software di elaborazione fotografica (ad esempio Photoshop).

Lavorando un file RAW il risultato sarà nettamente migliore perché diventa possibile operare con un numero maggiore di informazioni, minimizzando le perdite.

Più informazioni si hanno in origine e più “tollerabile” sarà la perdita, poiché meno influente.

Un esempio banalissimo può aiutarti a comprendere meglio: immagina di avere due scatole, contenenti una 5.000 euro in 100 banconote da 50 euro l’altra 3.000 euro in 60 banconote da 50 euro.

Se perdi 500 euro significa che hai perso 10 banconote ma nella prima scatola avrai comunque ancora 4.500 euro avendo perso “solo” il 10% della tua cifra iniziale (500/5000), mentre nella seconda avrai perso oltre il 16% dei 3.000 euro di partenza (500/3000).

La scatola da 5.000 euro corrisponde ad un file formato RAW contenente molte più informazioni rispetto al formato JPEG (la scatola da 3.000 euro).

La perdita di informazioni reali (ovvero le banconote) ha un minore impatto complessivo se si parte da un file più ricco di dati.

Come trasformare un file in formato RAW? E’ possibile da RAW a JPEG?

Un file in formato RAW puoi trasformarlo successivamente in JPEG attraverso l’elaborazione al computer, ma non puoi fare il contrario, ossia non puoi generare un RAW partendo da un JPEG o da altro tipo.

Il RAW è proprio tipico delle fotocamere perché ingloba le informazioni della scena che la tua macchina fotografica inquadra e registra al momento dello scatto.

Ci sono fotocamere che scattando in RAW creano anche una foto in formato JPEG risparmiandoti il lavoro successivamente, ma anche occupando più spazio di memoria.

Proprio per questo motivo, non sempre è conveniente scattare in formato RAW.

Che differenza c’è tra RAW e JPEG?

La differenza tra RAW e JPEG consiste nella compressione che avviene per realizzare un’immagine JPEG, al contrario di una foto in formato RAW che non presenta alcuna riduzione.

La stessa operazione comporta una perdita di dati: ecco spiegato perché una immagine RAW contiene tutte le informazioni, mentre una JPEG ne contiene molte di meno.

Questo comporta che una fotografia RAW ha un peso molto più grande rispetto ad una di qualsiasi altro formato.

Possiamo sintetizzare il concetto affermando che la differenza tra una immagine RAW e una JPEG è la stessa che intercorre tra un libro originale e il suo riassunto.

Perché ci sono file con nomi diversi nonostante siano tutte foto in RAW?

Ciascun produttore ha deciso un’estensione diversa del file raw. Difficile che tu possa vedere un file del tipo “immagine.raw”.

Ciascuna casa ha un diverso nome nella sua estensione, ma il tipo di file non cambia.

Si notano le differenze tra una foto RAW e una JPEG?

A occhio nudo le differenze tra le immagini non sempre si notano, fermo restando che per visualizzare il file RAW è necessario il programma apposito.

Un occhio attento percepisce però una diversità delle fotografie, specialmente nei resa cromatica dei colori.

Si deduce che una foto sia stata scattata in RAW quando si vedono strani effetti speciali, ottenuti in seguito alla sovrapposizione di più fotografia al fine di ottenere lo scatto perfetto.

Davanti ad un’immagine che rasenta la perfezione, si può intuire che l’origine dipenda proprio dal file originale caratterizzato da estensione RAW.

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