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Miglior Basso Acustico Quale Scegliere – Ecco i Migliori 6!

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Nelle sue varianti acustica ed elettrica, il basso riesce ad affascinare moltissimi musicisti, soprattutto quelli che provengono dal mondo della chitarra.

Tuttavia, questo strumento è più difficile da studiare e, soprattutto, è comporta più difficoltà orientarsi nell’acquisto, dal momento che risulta molto meno conosciuto rispetto alla cugina a sei corde.

Quindi, quando parliamo di miglior basso acustico, dobbiamo anche chiederci: quale scegliere?

Prima di illustrare tutto quello che occorre sapere per poter iniziare a suonare il basso e la nostra personale classifica dei migliori bassi acustici, possiamo subito individuare tre ottimi modelli, ciascuno dei quali indirizzato a chi inizia, oppure ai bassisti più esperti o, infine, a chi vuole acquistare uno strumento di fascia alta.

Miglior basso acustico fascia economica: Basso acustico Fretless Gear4Music.

Per quanto riguarda i modelli per principianti, un ottimo esempio per iniziare è rappresentato dal Basso Elettroacustico Fretless Gear4music: questo strumento è l’ideale per i bassisti alle prime armi.

Il motivo è che presenta il doppio vantaggio di essere pre-amplificato, disponendo di un attacco per l’amplificazione che rimuove molte delle difficoltà legate alla minore sonorità del basso acustico rispetto alle chitarre non elettriche.

Per altro verso, il modello che proponiamo è un fretless, cioè non presenta i tasti lungo il manico: questo permette di avere un suono molto profondo, con una meccanica di suono simile a quella del contrabbasso, per un’esperienza acustica immediata, anche senza dover andare alla ricerca di strumenti più sofisticati.

Miglior basso acustico fascia media: Cort SJB5 f ns.

Viceversa, per chi ha già iniziato da tempo a suonare il basso acustico o ne conosce abbastanza le meccaniche, oppure per chi vuole approcciarsi allo strumento già a partire da un modello avanzato, una delle migliori soluzioni è quella del basso acustico Cort SJB5 f ns: si tratta di uno strumento con uno straordinario rapporto qualità prezzo, garantito dalla casa produttrice che eccelle nella produzione di modelli affidabili, compatti, maneggevoli e di qualità, senza con ciò andare a scomodare fasce di prezzo più elevate.

Miglior basso acustico fascia alta: Fender Acoustic Kingman.

Per chi, invece, vuole puntare sin da subito sulla migliore qualità a disposizione, il miglior basso acustico da scegliere è sicuramente un modello di marca Fender.

Chiaramente, questi strumenti possono arrivare a costare anche moltissimo, ma questo fattore è compensato dal fatto che si tratta di un basso che durerà, presumibilmente, tutta la vita.

Uno dei modelli più abbordabili, che però conserva tutte le caratteristiche di qualità di casa Fender è l’Acoustic Kingman: con un design dettato dalla ricerca della perfetta comodità e l’impiego di materiali e legni di pregevole fattura, questo strumento rappresenta uno dei migliori esempi di bassi acustici fascia alta.

Le Scelte di Cassesenzafili.com

basso elettroacustico

I migliori bassi acustici per principianti

Una volta fornite le indicazioni di base che ti permetteranno di individuare il basso acustico fascia bassa più idoneo alle tue esigenze, ci è sembrato il caso di fornirti due esempi che consideriamo tra i migliori per questa categoria.

1) Basso elettroacustico Fretless Gear4music

Ne abbiamo già parlato in apertura: questo basso acustico fretless è lo strumento ideale per i bassisti alle prime armi, con il doppio vantaggio di godere della preamplificazione e dell’assenza di tasti.

In particolare, la struttura è caratterizzata dalla presenza di un top in abete, mentre il body è in sapele, materiale non certo pregiatissimo e che, tuttavia, contiene notevolmente il peso dello strumento.

Il ponte, invece, è in pioppo, così come la tastiera.

Il Fretless Gear4music presenta una cassa di risonanza abbastanza ampia, così da permettere la produzione di un suono basso molto nitido e abbastanza potente: si tratta della soluzione più indicata per fare pratica, ma anche per esibirti nei tuoi primi concerti unplugged.

In alternativa, questo modello ha il pregio di avere un sistema di pre-amplificazione incorporato di eccellente qualità, con equalizzatore a quattro bande e pickup piezolelettrico incastonato sul ponte: in questo modo, lo strumento potrà essere utilizzato anche in sessioni di registrazione, oppure per esibizioni live.

Un vero e proprio strumento tutto-fare, che dispone delle caratteristiche necessarie per essere eletto miglior basso acustico per chi inizia, ad un prezzo più che interessante.

Pro:

  • Buone le meccaniche, discreta la combinazione dei materiali
  • Un’ottima risonanza in versione unplugged
  • Eccezionale sistema di amplificazione, che lo rende uno strumento adatto ad ogni esigenza, dallo studio alle esibizioni.

Contro:

Sconta il peso contenuto e la sua anima combinata con una selezione di materiali non eccezionale, anche se in linea con il prezzo piuttosto contenuto.

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2) Vangoa Basso Elettrico

La seconda scelta nella categoria dei migliori bassi acustici per iniziare è senz’altro questo modello Vangoa.

Pur appartenendo alla linea degli strumenti economici, presenta un design molto ben curato, con una scelta di materiali abbastanza soddisfacente: l’abete domina su tutti, venendo utilizzato per la costruzione della tavola armonica, ma anche delle finiture e della cassa, con l’eccezione della tastiera, realizzata in palissandro.

In particolare, quest’ultima è più sottile rispetto al modello precedentemente esaminato, ma la scelta si spiega in considerazione della grande riduzione di peso, della maggiore qualità espositiva dei bassi e, soprattutto, di una incredibile comodità esecutiva.

Per quanto riguarda la presenza del preamplificatore, quest’ultimo incorpora un sistema Gain e Presence con due regolatori di alti e bassi: meno esaltante rispetto al modello Gear4music, ma altamente comprensibile anche in forza del minor costo (che non è mai un elemento da sottovalutare, soprattutto per gli strumenti destinati ai principianti).

Peraltro, la semplificazione nella componente elettronica permette anche ai meno esperti di potersi divertire nella determinazione dei suoni.

Allo stesso tempo, il suono in acustico è molto deciso, definito: una caratteristica decisamente sorprendente per uno strumento di fascia bassa.

Pro:

  • Eccellente rapporto qualità (dei materiali impiegati)/prezzo
  • Estetica molto ben curata: si tratta di uno strumento accattivante, bello anche da guardare.

Contro:

  • Sconta il prezzo più contenuto con un’elettronica non particolarmente esaltante.
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I migliori bassi acustici fascia media

3) Cort SJB5 f ns

Oltre a quanto già detto in apertura, resta ben poco da aggiungere.

Gli strumenti Cort, in generale, rappresentano tra le soluzioni migliori per chi cerca la massima qualità disponibile al prezzo più contenuto.

Le caratteristiche principali di questo strumento contemplano una struttura in abete massello con manico in mogano e tastiera in palissandro.

Le meccaniche presenti sono di tipo Hipshot, con elettronica Fishman Isys Plus.

La costruzione cinese non comporta alcun sacrificio dal punto di vista dell’assemblaggio, soprattutto dal punto di vista della qualità sonora, garantita anche dalla presenza di un set di corde D’Addario.

Tra gli altri vantaggi, inoltre, è molto interessante l’accoppiata, nel set di vendita, con la custodia, tra gli accessori più utili per ogni musicista.

Pro:

  • Ottimo rapporto qualità/prezzo per uno strumento più che versatile
  • Meccaniche e componenti elettroniche di prima scelta.

Contro:

  • L’unico neo degno di nota è la verniciatura: al di là del colore, che può non piacere, la copertura del legno evidenzia la volontà di coprire una selezione di legni non sempre all’altezza.

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4) Ibanez PCBE12MH

Questo basso elettroacustico, a differenza del precedente, è nettamente consigliato per i professionisti.

Contribuisce a questa valutazione non solo il costo più elevato, ma soprattutto, la presenza di inserti unici che generano uno strumento più difficile da gestire, anche se con l’evidente vantaggio di avere tra le mani la possibilità di produrre suoni eleganti e incisivi.

I materiali sono di prima qualità: top e manico in mogano, tastiera in palissandro a venti tasti, sistema elettrico Ibanez AEQ202T con proiezione di suono fantastica e prestazioni eccezionali, particolarmente adatto per le esibizioni e i concerti.

Pro:

  • Praticamente ogni cosa è ben fatta in questo Ibanez.

Contro:

  • (Se lo si può considerare tale) non per principianti.
Ibanez PCBE12MH-OPN Basso acustico, Open Pore Natural
  • 4 corde.
  • Coperchio in mogano
  • Fondo e fasce: mogano.

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I migliori bassi acustici fascia alta

5) Fender Kingman Bass

Come dicevamo in apertura, si tratta di uno dei migliori bassi acustici sul mercato.

Il suo prezzo non è per nulla economico, anche se il set comprende una custodia rigida preziosissima e molto utile.

Venendo alla descrizione dello strumento, siamo di fronte ad un modello top di casa Fender, la quale non può non stupirci con l’impiego di legni pregiati, quali il mogano del corpo, che contribuisce alla solidità del suono, e un battipenna a tre strati dorato, di chiara ispirazione vintage.

Altri dettagli che impreziosiscono l’estetica sono il capotasto in osso, il ponte stile “Viking” e la paletta per tracolla Jazz che rende il Kingman uno strumento bellissimo.

Si tratta di un basso elettroacustico, con pre-amplificatore Fishman e sintonizzatore elettronico con tanto di spia che segnala il livello di carica della batteria: il suono in elettrico è vivissimo, ipnotico, con la peculiarità di sembrare acustico anche in presenza di amplificatori di categoria equivalente.

Pro:

  • Estetica e qualità di marca Fender, tra i migliori (e più economici, in proporzione) bassi acustici.

Contro:

  • Davvero difficile trovare qualcuno a cui non piaccia il Kingman Bass.
Fender: CB60SCE Electro-Acoustic Bass Guitar – Natural. For…
  • basso Fender elettrificato
  • modello: CB-60SCEserie: Classic Design
  • corpo:tavola: abete massello

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6) Ibanez AVCB9CE-NT

Nella medesima categoria dei bassi acustici top, questo Ibanez professionale è destinato esclusivamente ai bassisti navigati, ossessionati dalla purezza del suono e dalla ricercatezza dei materiali impiegati: a proposito, questi ultimi vedono una singolare combinazione di abete americano invecchiato con un procedimento tecnologico molto sofisticato.

L’effetto è sorprendentemente bello, con una risposta al tocco sublime e all’altezza delle aspettative di ogni musicista che si rispetti. Preziosi i legni del fondo e del manico (un mogano davvero elegante), si segnala anche la presenza di capotasto e selletta in vero osso.

Nulla da aggiungere sulla qualità delle meccaniche e del pickup, disegnato in collaborazione con Fishman.

Pro:

  • Strumento di qualità superiore
  • Suono destinato a migliorare nel tempo, grazie alla incredibile qualità dei legni utilizzati.

Contro:

  • Spiace un po’ la scelta di rendere le dimensioni contenute, anche se ciò va incontro soprattutto ai musicisti dotati di mani più piccole.
Ibanez GSR206SM-NGT GIO SR Series Basso elettrico – 6 corde -…
  • Il GSR206SM è un basso elettrico a sei corde della serie SR del marchio…
  • Stile e sostanza: caratterizzato da un corpo in pioppo, manico in acero e…
  • Ideale per principianti e intermedi/Ibanez design ogni chitarra,…

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Il basso acustico: come cominciare

Dal punto di vista strutturale, il basso acustico è molto simile alla chitarra e, in generale agli altri strumenti a corda. Ne esistono diverse varianti, come vedremo, anche se la più diffusa è quella che presenta quattro corde (corrispondenti, rispettivamente, alle note mi, la, re e sol).

Il suono che si ottiene con uno strumento di questo genere, attraverso il pizzicamento delle corde con le dita è, appunto, “basso”: questo comporta che la sua funzione principale è di accompagnamento e di supporto alla sezione ritmica dei brani.

Si tratta, inoltre, di uno strumento tipicamente monofonico: infatti, a differenza della chitarra, è poco frequente l’uso di suonare accordi, mentre, normalmente, le note vengono emesse una alla volta.

Il basso acustico è, generalmente, uno strumento poco conosciuto e apprezzato, a dispetto del suono caldo e affascinante e dell’innegabile contributo portato all’esecuzione.

Innamorarsi di questo strumento vuol dire accogliere anche le difficoltà che il suo studio comporta: prima di tutte, l’assenza di una cassa di risonanza ampia come quella della chitarra acustica, che inibisce la formazione di un suono di potenza sufficiente.

Questo fattore rende lo studio del basso molto difficile, soprattutto all’inizio, dal momento che lo studente dovrà impegnarsi molto per affinare il proprio orecchio alla produzione delle singole note.

basso classico

Basso acustico o basso elettrico?

Una delle questioni più spinose che si pongono quando si vuole cominciare lo studio del basso è legata alla scelta tra basso acustico e basso elettrico: infatti, proprio la scarsa potenza del suono emanato dal modello acustico comporta, almeno per le esibizioni, la necessità di amplificare lo strumento con un microfono, oppure di ricorrere a modelli elettroacustici.

Per questo motivo, molti studenti potrebbero essere portati a preferire i bassi elettrici, molto più conosciuti per il loro largo impiego nelle rock band. Ma come orientarsi in questa scelta?

Chiaramente, si tratta di due strumenti molto simili dal punto di vista delle meccaniche, ma con una resa estremamente diversa dal punto di vista delle performance.

Il basso elettrico è più noto e accattivante, soprattutto grazie alle sezioni ritmiche che può produrre e al cosiddetto “groove” che costituisce l’asse portante di qualsiasi brano rock, jazz o blues; inoltre, la presenza del pickup riesce a produrre un suono molto più potente rispetto all’equivalente strumento non elettrico amplificato, così producendo un suono incisivo, caldo e immediatamente riconoscibile.

Il basso acustico, invece, è uno strumento più elegante, ma al contempo più difficile da suonare: infatti, manipolare le corde del basso per poter ottenere un suono accettabile richiede un impegno molto maggiore rispetto alla variante elettrica.

Ma allora perché scegliere un basso acustico?

Il motivo è essenzialmente questo: questo strumento permette di raggiungere una maestria ineguagliabile e di prodursi, dopo moltissimo esercizio, in virtuosismi e arpeggi sonori difficilmente raggiungibili con il solo studio di un basso elettrico.

In particolare, il basso acustico rinviene la propria applicazione nella sezione ritmica e viene suonato principalmente con la tecnica nota come “pizzicato”, più simile a quella della chitarra classica.

È chiaro che scegliere di imparare a suonare il basso acustico è segno di un amore sconfinato per la musica e, in particolare, per i suoni che soltanto questo strumento è in grado di regalare.

Tuttavia, nel momento in cui ci si rende conto di tutte le possibilità espressive che il basso acustico può sprigionare, è molto difficile tornare indietro.

Chiaramente, il livello di studio richiesto sarà elevato: ma, con pazienza e costanza, sarà possibile padroneggiare anche questo strumento in modo impeccabile, ottenendone una soddisfazione davvero unica!

I tipi di basso acustico tra cui scegliere

Una volta chiarite le differenze tra basso elettrico e basso acustico e appurato che tu voglia decidere di studiare questo strumento, sorge il problema di capire quale scegliere.

Una delle ragioni che spiegano la minore diffusione del basso acustico è legata alla minore quantità di modelli a disposizione, la quale a sua volta è dovuta alla storica difficoltà tecnica riscontrata dai costruttori.

Questi, infatti, sono costantemente alla ricerca di soluzioni capaci di risolvere alcuni dei problemi più frequenti che si incontrano quando si suona questo strumento: un diverso grado di volume tra le diverse corde, una scarsa nitidezza delle note più basse, una dinamica fluente e agevole tra diverse posizioni sulla tastiera (specialmente nei modelli fretless).

Questo, ovviamente, non significa che non esista il basso perfetto per le tue esigenze: si tratta soltanto di scegliere tra le caratteristiche peculiari che ciascun modello presenta.

Innanzitutto, è bene specificare che esistono diversi modelli di basso acustico, ciascuno dei quali ha delle features uniche.

A differenza della chitarra, che contempla (all’interno di ciascuna variante – acustica, classica o elettrica) soltanto versioni a 6 o a 12 corde, i bassi acustici possono essere trovati nei seguenti modelli:

  1. Basso acustico a quattro corde: è il modello più diffuso e quello relativamente più semplice da suonare; presenta quattro corde con relativa tastiera (nei modelli che hanno i tasti), le cui note, dalla più grave all’acuta sono mi, la, re e sol.
  2. Basso acustico a cinque corde: aggiunge un si grave prima della corda di mi, così rendendo ancora più profondo il suono.Si tratta di un modello particolarmente ricercato e utilizzato soprattutto a livello professionale, come quando, nel jazz, si vuole sostituire il contrabbasso.
  3. Basso acustico a sei corde: è un modello molto raro, dal momento che la sesta corda (un do alto) è più frequente da trovare nel basso elettrico.

Oltre a dividersi a seconda del numero di corde presenti, i bassi acustici possono essere differenziati anche sulla scorta di altre caratteristiche. In particolare:

  • Bassi acustici con e senza tasti: i cosiddetti bassi fretless sono tra i più ricercati, dal momento che l’assenza di tasti lungo il manico restituisce dei suoni molto più dinamici e, di conseguenza, più fluidi, elemento molto utile quando si eseguono accordi sciolti o arpeggi.
  • Basso acustico per mancini: il manico più stretto rispetto alla chitarra rende davvero necessario l’adattamento dello strumento a chi utilizza la mano sinistra; per questo motivo è molto frequente che le case produttrici realizzino modelli specificamente studiati per mancini.
  • Infine, tutte le varianti finora esaminate di bassi acustici possono disporre o meno di amplificazione incorporata, con la presenza di un pick up cui attaccare il jack per le casse esterne: in realtà, oggi giorno quasi tutti gli strumenti sono elettro-acustici, consentendo, soprattutto ai principianti, di poter accedere da subito alla possibilità di avere volume disponibile per lo studio e per esibizioni.

Come scegliere un basso acustico per iniziare

Dopo questa ampia panoramica sulle caratteristiche generali del basso acustico e sulle diverse versioni esistenti, è possibile entrare nel vivo del discorso, fornendo una serie di indicazioni generali che possano essere utili a trovare il miglior strumento da scegliere.

L’ideale è quello di dividere la trattazione a seconda delle caratteristiche che dovrebbero essere presenti, da un lato, nei modelli per principianti e, dall’altro, in quelli di fascia media e fascia alta.

In particolare, una prima indicazione riguarda la spesa media cui prepararsi quando si vuole acquistare questo strumento.

Per i bassisti alle prime armi, il consiglio è quello di scegliere modelli con un costo non superiore a 200 euro.

Il basso acustico, viste le sue particolarità e la minore disponibilità di modelli, è generalmente più caro rispetto alle chitarre.

Entro questa fascia di prezzo, tuttavia, è possibile trovare alcuni ottimi strumenti che presentano tutte le caratteristiche principali che li rendono adatti a chi inizia.

Innanzitutto, i bassi acustici entry level devono essere facili da suonare: questo significa che occorre orientarsi verso strumenti dalla forma duttile, poco pesanti e con manico stretto.

Soprattutto il corpo deve essere attentamente valutato: è importante scegliere modelli più ampi, dal momento che le maggiori dimensioni comportano una maggior potenza di suono, fondamentale per chi non ha ancora l’orecchio allenato alle sonorità prodotte da questo strumento.

Per far fronte al prevedibile aumento di peso è allora necessario sacrificare (non eccessivamente), la qualità dei legni, prediligendo bassi acustici che siano al contempo ampi ma poco pesanti.

Altra indicazione utile è quella di optare per strumenti elettroacustici: questa caratteristica, come già accennato, favorisce di molto la “suonabilità” dello strumento, dal momento che permette una facile amplificazione e, conseguentemente, un maggior divertimento.

Chiaramente, il modello pre-amplificato ha una minore godibilità per quanto riguarda la gamma dei suoni, ma, almeno per i primi tempi, si tratta di un difetto trascurabile.

Quello che conta, in altri termini, è trovare un prodotto efficiente, capace di semplificare alcuni aspetti che, nei modelli di categoria superiore, rappresenterebbero dei veri e propri ostacoli per il bassista alle prime armi.

Quali caratteristiche per un basso acustico di fascia media e di fascia alta?

I musicisti che hanno sviluppato una discreta abilità nello studio del basso hanno sicuramente la capacità di potersi orientare meglio nella scelta di modelli di fascia superiore.

In questo caso, infatti, è possibile liberarsi di quelle semplificazioni che, come visto a proposito dei modelli per principianti, servono a ridurre gli eccessi di uno strumento non semplice da gestire.

Inoltre, la maggiore capacità di riconoscere la qualità sonora ed estetica dello strumento, permette ai bassisti più navigati di poter meglio apprezzare le caratteristiche che rendono un basso acustico il proprio strumento.

Tra gli elementi più importanti da valutare nella scelta di uno strumento di fascia media o alta ci sono il collo e la tastiera.

A prescindere dalla pregressa esperienza con la chitarra, il tocco e l’impugnatura devono essere comodi, con un manico non troppo pesante, ma allo stesso tempo saldo, robusto.

Allo stesso modo, il corpo deve essere tale da adattarsi bene all’imbracciatura: suonare il basso può essere molto più faticoso rispetto alla chitarra, quindi scegliere uno strumento scomodo potrebbe toglierti gran parte del divertimento.

Sempre dal punto di vista della struttura, noterai un assemblaggio non eccellente semplicemente percuotendo le corde e verificando la presenza o meno di ronzii e altri disturbi, spesso rivelatori di un legno non adatto ad uno strumento di fascia medio-alta.

Ovviamente, per questa categoria di strumenti anche l’occhio vuole la sua parte: non puoi accontentarti (anche a fronte della spesa più importante) di modelli piatti e non originali.

Il design e, soprattutto, la qualità delle vernici o delle finiture non sono solo un fattore estetico, ma contribuiscono a rendere inconfondibile il suono prodotto.

Ad esempio, vernici in cenere e ontano tendono ad armonizzare il sound prodotto, mentre se cerchi delle sonorità più calde dovresti orientarti verso mogano oppure l’acero.

Se hai deciso di optare per un modello fretless devi occuparti necessariamente della configurazione della tastiera, che viene fornita liscia, come per gli strumenti ad arco.

Ovviamente, il modo migliore per accorgerti di quanto stiamo dicendo è nella prova sonora: se il suono prodotto è caldo, morbido e avvolgente, allora questo tipo di basso acustico è perfetto per te che cerchi qualcosa di più emozionante del semplice pizzicato.

Nel caso in cui tu stia cercando strumenti pre-amplificati dovrai anche verificare la qualità del pickup: in particolare, un pickup passivo produce un suono più versatile ed energico, mentre quelli attivi hanno il pregio di produrre suoni più chiari e percossi.

La presenza di equalizzatore e controller audio è scontata: qui dovrai soltanto scegliere in base alle tue preferenze.

Se queste indicazioni non dovessero esserti bastate per riuscire ad orientarti nella scelta del miglior basso acustico, allora potresti trovare spunti nella nostra selezione: abbiamo selezionato strumenti nella categoria fino a 400 euro (per la fascia media) e dai 400 euro a salire (per la fascia alta).

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