Difendersi dai social network presuppone la conoscenza del loro funzionamento e la consapevolezza degli aspetti negativi che essi possono avere.

Devi quindi chiederti, in prima istanza, quali sono i pericoli dei social?

Per combattere il nemico devi conoscerlo, per affrontare un avversario devi sapere quali sono i suoi punti di forza e quelli di debolezza: solo così potrai provare ad avere la meglio e a non uscire sconfitto.

Non stiamo parlando di un esercito invincibile e nemmeno di una brutta malattia, ma è giusto considerare quali sono i limiti dei social ed essere consapevoli che un utilizzo errato e smodato potrebbe portare a conseguenze poco piacevoli.

I soggetti più esposti al pericolo social sono i più piccoli e i ragazzi adolescenti, ma anche le persone più anziane.

Queste categorie dimostrano meno esperienza “informatica” e sono le più deboli proprio perchè gli altri approfittano delle loro debolezze per scardinare sia un sistema fisico (il computer o il telefonino), sia un sistema mentale (agendo sulla psicologia e sulla emozionalità delle persone).

I ragazzini spesso si espongono eccessivamente in rete pubblicando online i loro segreti e i loro sentimenti, sia in forma testuale che fotografica.

A questo dobbiamo sommare l’inesperienza di alcuni genitori e nonni nel gestire determinate situazioni e la superficialità che molti utenti dimostrano installando applicazioni suggerite dai social che non sempre rivelano quanto promesso apparentemente.

L’insieme di tali variabili può seriamente mettere in pericolo la persona stessa (a livello psicologico e fisico), il suo computer, i dati salvati e le altre persone a lei collegate attraverso le amicizie social.

Pensi sia troppo?

Credi che problemi di questo genere possano capitare sempre ad altri o che siano di poco conto?

Nulla di più sbagliato, al punto che se ne occupa anche il Garante della Protezione Dati Personali, il quale ha espresso una specie di vademecum su come difendersi dai social con alcune indicazioni a proposito.

I pericoli dei social network

I pericoli dei social network

Cadere in trappola è una situazione più frequente di quanto si possa immaginare. Basta un click sbagliato e il gioco è fatto.

Iniziamo con l’affermare che chi cade nella rete dei malviventi non è meno intelligente di altri e nemmeno più “stupido”: in rete sono molti i tranelli ed è facile inciamparci.

E’ altrettanto vero che basterebbe un po’ più di attenzione per difendersi dai social nel miglior modo possibile.

Si possono distinguere rischi alla persona e rischi informatici.

Ecco alcuni tra i principali pericoli social.

Possibili problemi psicologici:

Passare troppo tempo sui social network può scatenare problematiche psicologiche a bambini e ragazzi.

Il mondo internet tende a presentare modelli di vita che spingono alla perfezione ma il merito, spesso, non è del soggetto, ma di filtri o espedienti tecnologici che rendono migliori immagini, scenari e foto.

Alcuni profili hanno identità fasulle proprio per apparire ciò che non sono.

La continua rincorsa alla perfezione spinge troppe volte l’utente a non accettarsi e a dover convivere con problemi di carattere psicologico.

Cambiamenti comportamentali:

A volte avere a che fare a lungo con il mondo dei social può ricondurre a mutamenti comportamentali, portando, tra le altre cose, all’eccessiva aggressività.

Sono frequenti i fenomeni di cyber bullismo, ossia di ragazzini che, prendendo di mira un soggetto, lo insultano, lo deridono, lo “bullizzano” davanti alla comunità virtuale, con il solo intento di ricevere consensi da parte di altri coetanei.

Dietro uno schermo la tastiera diventa un’arma che infonde eccessiva sicurezza e potere, come se celare la propria identità fosse una scusante che incentiva un comportamento aggressivo.

Di contro, si trovano tanti ragazzini che questo stato lo subiscono mostrando una eccessiva remissività che può influire a livello psicologico e sul rendimento scolastico.

Ricatti:

Essere vittima di ricatto è una pratica che può capitare proprio attraverso i social. Grazie a “maestri” del web, prendere una foto particolare pubblicata sui social, elaborarla al computer e mostrarla al diretto interessato è un sistema abbastanza semplice.

Qui scatta solitamente il ricatto, vittima del quale sono in genere ragazzini e ragazzine adolescenti ai quali viene chiesto un pagamento per non rendere pubblica la foto oppure un filmato catturato dalla webcam.

Difficoltà a socializzare:

Il mondo social è apparentemente molto aperto, anche se in realtà costringe a stare al chiuso.

Ogni minuto che si trascorre sulla piattaforma in questione sottrae tempo alla socializzazione e ad altro tipo di svago.

Chi sta troppo connesso rischia di palesare difficoltà a rapportarsi e a relazionarsi con gli altri, in quanto abituato a intraprendere interazioni virtuali e non reali.

Perdere denaro:

I social sono furbi più delle persone e tendono ad ingannare l’uomo. Monitorando i tuoi percorsi di navigazione ti verranno proposti collegamenti, profili, super offerte commerciali che potrebbero interessarti.

Questo è il miglior modo per farsi raggirare. Sia chiaro che i suggerimenti non sono certo tutte così, ma se ti viene proposto un prodotto con “sconto del 50% solo per oggi” sappi che dietro potrebbe esserci un tentativo di raggiro, con un prodotto che non rispetta le tue attese ad un costo comunque superiore rispetto al suo reale valore.

Attacchi esterni:

Subire degli attacchi esterni da parte di hacker è statisticamente più probabile se la tua attività sui social network è predominante o comunque molto sviluppata.

I malviventi, infatti, seguono diversi profili per cercare di captare delle informazioni il cui scopo è una miglior conoscenza del profilo preso di mira per poi attaccarlo.

Virus:

Un virus si può assumere anche dai social network, come pure malware e trojan.

Attraverso link proposti o indirizzamenti, iscrizioni a portali e adesioni a offerte promozionali, è possibile inavvertitamente installare nel computer un programma dannoso, tra cui anche piccoli autoeseguibili spia, in grado di spiare, controllare, monitorare i tuoi movimenti, le tue password, le tue credenziali di accesso e i tuoi file.

La difesa dai pericoli dei social network

La difesa dai pericoli dei social network

Se i rischi sono molti e tra loro diversi, i metodi di difesa sono sostanzialmente tutti validi e tra loro complementari.

Verrebbe da pensare che meno tempo si trascorre con i social network, meno rischi ci sono: da un lato è impossibile affermare il contrario, dall’altro non è poi nemmeno così vero, specialmente per alcuni pericoli nello specifico.

Escludendo quindi la totale cancellazione dei profili, ecco alcuni interessanti consigli che, una volta applicati, potranno mettere al riparo te e i tuoi figli da eventuali rischi.

Impostazioni privacy

Ciascun social e ciascun profilo utente ha un menù impostazioni in cui è compresa la gestione della privacy.

Qui puoi decidere chi può leggere i tuoi post, chi può commentare (puoi anche escludere i commenti in alcuni social, come ad esempio You Tube), chi può scriverti in privato (ma puoi anche disattivare l’opzione).

Se imposti correttamente i limiti della privacy già ti potrai mettere al riparo da spam, eventuali spiacevoli situazioni con utenti estranei e soprattutto potrai proteggere le tue informazioni personali, rilasciando al mondo una quantità irrisoria di dati che ti riguardano.

Su Twitter, ma anche su altri social network, puoi decidere di non farti trovare attraverso la tua email che sei obbligato a lasciare al portale al momento della registrazione del profilo. In questo caso chi proverà a cercarti (magari inserendo la tua email trovata chissà dove) farà un buco nell’acqua.

Se accedi da cellulare, accertati che le applicazioni che usi non abbiano le autorizzazioni per accedere liberamente ai tuoi contatti e al tuo archivio fotografico: in questo modo eviterai che accidentalmente una tua immagine possa finire in mani sbagliate.

Prenditi qualche minuto per leggere, tra le norme della privacy che obbligatoriamente hai accettato al momento della registrazione (ma che ritrovi comunque all’interno del tuo profilo, che uno viene fatto dei tuoi dati. Evita che questi possano venire ceduti a terzi e che possano seguire la tua cronologia per proporti prodotti a te più affini.

Non basta solo limitare la privacy, sia chiaro, ma farlo è già un buon inizio. Se non si sa come difendersi dai social network, agire sulle impostazioni di privacy è un primo buon sistema.

Pensa a ciò che scrivi

Non essere precipitoso.

Prima di pubblicare il messaggio, rileggilo, conta fino a dieci, pensa alle conseguenze e poi decidi se premere invio oppure no.

Parti da un presupposto: tra vita reale e vita virtuale c’è un legame stretto e ciò che crei sui social spesso si può riflettere anche nella realtà.

Immagina di esprimere un parere politico in merito ad un fatto o ad una notizia di cronaca e ipotizza che il tuo datore di lavoro, di idea opposta, legga il tuo commento.

Allo stesso modo valuta la possibilità che il tuo responsabile la pensi in modo totalmente diverso in merito ad un argomento che hai appreso su Facebook: come credi possa accoglierti in ufficio l’indomani?

Prova a considerare anche l’ipotesi che un tuo post possa ostentare qualcosa che in realtà non hai o no sei ed essere frainteso: far cambiare idea potrebbe essere troppo tardi.

Non rendere pubblici per alcuna ragione alcun numero di telefono, indirizzi di casa, di vacanza o di lavoro, non pubblicare foto relative al luogo in cui vivi e nemmeno la targa del tuo veicolo.

Siccome la tua vita online potrebbe generare conseguenze dirette anche alla tua vita offline, talvolta sarebbe meglio evitare problemi e non scrivere nulla, oppure commentare con toni moderati e neutrali.

Scegli un nickname

Evita di presentarti col tuo nome e cognome, non per nascondere chissà cosa e permetterti un atteggiamento aggressivo verso gli altri, ma per tutelare la tua persona e chi ti circonda, specialmente se hai una vita sociale (e reale) particolarmente attiva.

Più sei attivo, più hai possibilità di attirare sguardi e curiosità della gente. Meglio quindi esporti con un nome e una foto che non siano direttamente riconducibili a te.

Segnala e blocca

Sui social network ci sono molti molestatori virtuali dai quali è bene stare alla larga.

Alcuni iniziano quasi per caso, con una battuta scherzosa, con una emoticon o con una gif, con una frase simpatica per creare empatia fin dal primo momento, per poi osare un po’ di più.

Domande apparentemente innocenti, frasi a doppio senso, richieste di foto, la volontà di commentare sempre e comunque ciò che scrivi o che pubblichi.

Sappi che hai la possibilità di bloccare gli utenti, di silenziarli, di segnalare il loro atteggiamento irrispettoso, offensivo e sgradevole. In questo modo eviterai che lo scenario possa degenerare fermando sul nascere le cattive intenzioni degli altri.

Attento ai link

Attento ai link

Sui social sono spesso presenti link abbreviati che celano indirizzi url decisamente più lunghi.

Questa è una pratica molto usuale sui social per evitare di impegnare spazio e caratteri, favorendo anche la visualizzazione sui dispositivi digitali.

Se da un lato questo espediente appare molto pratico e semplice da gestire, dall’altro è possibile nascondere link pericolosi senza alimentare alcun sospetto.

Cliccare un link diviene dunque rischioso se non si osserva attentamente la fonte.

Conclusione

Ora che hai visto come difendersi dai social network siamo sicuri che imparerai ad utilizzarli al meglio, in modo più responsabile e giudizioso.

La percezione del pericolo è la cosa più difficile da metabolizzare, ma è anche quella più importante che ti aiuterà a stare alla larga dalle minaccia del web che si diffonde attraverso le piattaforme social, le chat o i link che trovi nelle email o sparsi qua e la nella rete.

I social network vanno utilizzati con parsimonia e nella maniera giusta per la quale sono stati pensati, senza esagerazioni e sempre con un controllo.

Se sei adulto hai il dovere di sensibilizzare i figli sui pericoli del web e, nello specifico, su quelli dei social per proteggere loro ma anche la tua famiglia.

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